Il sogno della camera rossa

SCHEDA DESCRITTIVA

Anno 1986. Un grosso rubo di ghiaccio dallo strano aspetto antropomorfico,viene adagiato per alcune ore su un tavolo del mercato del pesce. I raggi del sole, filtrando dalla finestra, lo investono in pieno e lentamente lo sciolgono. La sorpresa è enorme. Dentro vi è una persona in carne e ossa che miracolosamente si rianima. Ha inizio in questo modo il viaggio/peregrinazione dell’operaio Antonio Schifino in una realtà che è notevolmente cambiata da quel non troppo lontano 1976, anno in cui per un incidente o per un’azione premeditata di qualcuno -questo il dilemma- rimase chiuso in una grossa cella frigorifera… Su tutto il romanzo aleggia la figura di un personaggio onnipotente, corrotto, scaltro, disinibito che, con promesse, proposte di stili di vita basati più sull’apparire che sull’essere, sembra poter trasformare tutte le frustrazioni e le angosce degli italiani in un sogno. Un sogno che ha sempre più il sapore di un grande sonno collettivo.